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martedì 28 giugno 2016

Quando un libro ti tocca il cuore #1 Wolfsong by TJ Klune



Premettiamo che io non so scrivere recensioni, non l’ho mai fatto e non so nemmeno da che parte cominciare.
Premettiamo che leggo tanto e mi faccio trasportare ogni volta dai personaggi che incontro, faccio mie le loro storie e adoro sbirciare nelle vite, anche se immaginarie, altrui. Sembro una stakler in quest’ultima parte, chiedo scusa, ma tutto questo serve a spiegare che oggi proverò a scrivere un commento ( recensione mi sembra una parola grossa), un pensiero, insomma, qualcosa su un libro che ho appena finito.
In genere ,a libro finito, mi consulto con K o C e insieme lo svisceriamo letteralmente, lo spezzettiamo, analizziamo le singole parti, i singoli personaggi e le singole frasi e lo critichiamo, lo lodiamo e ne ridiamo insieme.
Se invece lo leggo da sola ... beh no, faccio esattamente lo stesso, solo che insieme è più bello vero? ^_^
Il libro che ho letto e finito non meno di dieci minuti fa è WolfSong di TJ Klune, edito da Dreamspinner Press e uscito questo lunedì 20 luglio 2016. 
https://www.goodreads.com/book/show/29233804-wolfsong
Lo aspettavo e infatti l’ho comprato, approfittando dello sconto che avevo sul sito,  dopo aver partecipato al MM Romance Meeting di Maggio.
Tj Klune è uno degli autori che preferisco e di suo ho letto praticamente tutto, tranne i distopici ma solo perchè non sono proprio il mio genere; questo poi aveva come tema i licantropi e io adoro queste storie e la colpa la possiamo dare tranquillamente a Teen Wolf e ai suoi fan che, prima ancora di vedere lo show ,mi hanno fatto scoprire gli Sterek.
Non spiego che cos’è lo Sterek, basti sapere che “mai na gioia” rende bene il concetto. Dicevo, quindi, che non vedevo l’ora di leggerlo e da lunedi 20 luglio ore 8 che ho scaricato il libro nel Kindle, al 23 luglio ore 16, io sono entrata nel meraviglioso mondo dei licantropi shifter di Klune.
Da che parte inizio? Dalla trama? Si, forse è il caso, quindi eccola qua :
Ox was twelve when his daddy taught him a very valuable lesson. He said that Ox wasn’t worth anything and people would never understand him. Then he left.

Ox was sixteen when he met the boy on the road, the boy who talked and talked and talked. Ox found out later the boy hadn’t spoken in almost two years before that day, and that the boy belonged to a family who had moved into the house at the end of the lane.

Ox was seventeen when he found out the boy’s secret, and it painted the world around him in colors of red and orange and violet, of Alpha and Beta and Omega.

Ox was twenty-three when murder came to town and tore a hole in his head and heart. The boy chased after the monster with revenge in his bloodred eyes, leaving Ox behind to pick up the pieces.

It’s been three years since that fateful day—and the boy is back. Except now he’s a man, and Ox can no longer ignore the song that howls between them.

Non sono molto brava a tradurre, però ci provo, chiedo pietà :
Ox aveva dodici anni quando suo padre gli ha insegnato una lezione molto importante. Ha detto che Ox non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai capito. E poi se ne andò.

Ox aveva sedici anni quando incontrò il ragazzino lungo la strada, il ragazzino che parlava, parlava, parlava. Ox scoprì più tardi che il ragazzino non aveva parlato per quasi due anni prima di quel giorno, e che faceva parte della famiglia che si era appena trasferita nella casa alla fine della via.
Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo intorno a lui si colorò di rosso e arancio e viola, di Alpha e Beta e Omega.
Ox aveva ventitrè anni quando l’assassino venne in città e scavò un buco nella sua testa e nel suo cuore. Il ragazzo andò in cerca del mostro con la vendetta nei suoi occhi rosso sangue, lasciando Ox indietro a raccogliere i pezzi.
Sono passati tre anni da quel giorno fatale e il ragazzo è tornato. Solo che adesso è un uomo e Ox non può più ignorare la canzone che “ulula” tra loro.

Fin da subito sei catapultato nel mondo di Ox, un ragazzino insicuro, con un genitore, il padre, che per anni lo ha svilito e umiliato, definendolo stupido e buono a nulla, prima di andarsene lasciando moglie e figlio soli. Ad aiutare Ox e sua madre ci pensa Gordo, il proprietario dell’officina dove lavorava il padre di Ox e le cose sembrano, a fatica, andare un pò meglio, fino a che non arriva Joe.
Joe ha sei anni quando gli viene portata via l’infanzia da un essere malvagio e per il dolore ha smesso di parlare, fino a che non incontra Ox.
Da quel momento i due diventano amici e Ox entra a far parte della famiglia di Joe, con il quale instaura un legame sempre più forte.
Non starò a raccontare altro perchè questa storia va letta e vissuta, dovete sedervi e lasciare che Ox vi racconti di Green Creek, di Gordo (che meraviglioso personaggio!), di Joe e della sua famiglia, della saggezza di Thomas e della dolcezza senza fine di Elizabeth, del legame fraterno di Carter e Kelly e infine di Joe, il ragazzino che non smette di parlare nel momento in cui posa gli occhi su Ox.
E’ una storia che parla di appartenenza e di come diventiamo forti quando siamo uniti con coloro che amiamo e se si è letto Klune, si sa che questi sono i capisaldi della sua scrittura. La famiglia è per lui un tema importante, è quella cosa che ci tiene in vita (ce lo insegnano Bear e Kid) ma non è necessariamente il sangue che ti rende un suo membro, bensì l’amore e l’accettazione reciproca.
In ogni suo libro, i personaggi principali sono circondati da figure genitoriali splendide ( Thomas ad esempio, oppure il padre di Gus in HTBANP) che si contrappongono ad altrettante figure che definire grette e meschine sarebbe un eufemismo.
Qui la famiglia è intesa come branco, “pack” , e Ox fin da piccolo è alla ricerca di qualcosa o qualcuno che lo faccia sentire parte di un insieme, di un tutto e che lo protegga; inizia con la madre, ovviamente, ma poi include anche Gordo e Thomas e tutta la famiglia di Joe. Lo ricreerà quando rimarrà ferito e morto dentro, è più forte di lui,deve avere intorno il suo “branco” perchè solo così possono aiutarsi e crescere insieme. Il branco fa sorridere,ti prende in giro,ti sgrida ma prende anche le tue difese, ti rincorre se vai via ma ti aspetta perchè sa che tornerai.
Per quanto riguarda l’aspetto “licantropi” sono pienamente soddisfatta, gli elementi ci sono tutti: il branco, il concetto di Alpha e il suo potere,la natura e il suo richiamo mistico, l’idea del “Compagno” e dell’amore, non manca nulla e tutto è sapientemente mescolato con il grande stile di scrittura di Klune.
Ora, io non so che cavolo ho scritto, forse mi sono lasciata un pò prendere, forse ho esagerato, però è una lettura che consiglio caldamente.
E TJ, se stai leggendo (se vabbè!) ho una domanda per te: a quando il libro di Gordo? ^_____^

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